Karma e destino: differenze e interpretazioni

Karma e destino

Usate spesso in modo intercambiabili, le parole Karma e Destino non significano affatto la stessa cosa. Anzi, tutt’altro.

 

Sebbene i termini Karma e Destino abbiano significati del tutto diversi, il rapporto che intercorre fra questi due concetti è, invece, strettissimo.

Il termine karma ci arriva dal sanscrito, la lingua indiana, ed esprime uno dei principi fondamentali su cui si regge la religione induista. Volendolo tradurre, Karma significa “atto”, “azione”, e rimanda quindi a ciò che l’uomo fa nella e della sua vita.

Destino, invece, è un concetto le cui radici affondano nella cultura greco-romana ed infatti deriva dalla parola “istemi”, che significa fermo, immobile. Com'è quindi possibile che queste due parole vengano utilizzate per esprimere lo stesso concetto? Non lo è, infatti è un errore, dettato per lo più dall’approssimazione con cui, normalmente, ci si approccia alle teorie più complesse. Complesse, ma non incomprensibili.

 

Karma, destino e reincarnazione

Appurato che Karma e Destino non sono la stessa cosa, approfondiamo l’argomento, cominciando a dire che se il Destino ci parla di qualcosa che è immutabile e il Karma di azione e movimento, il loro rapporto è comunque strettissimo. Ma per capirlo meglio, è necessario introdurre il concetto di reincarnazione, ossia l’innestarsi dello spirito in un corpo fisico sempre diverso. In questa concezione metafisica della vita, infatti, lo spirito è ciò che sopravvive alla morte e che si reincarna in un nuovo corpo, più e più volte.

In questo senso, quindi, il Destino rappresenta quei fatti che sono predestinati e che non dipendono dalla nostra volontà: il giorno in cui veniamo al mondo, la famiglia in cui nasciamo, le caratteristiche fisiche, ad esempio, sono tutti fattori sui quali non abbiamo nessun tipo di controllo. Siamo destinati a nascere in quel luogo, in quel giorno e in quella famiglia, e ad avere capelli biondi e occhi azzurri.

Il Karma, invece, dipende dalle nostre azioni. Detto in poche parole, Karma è l’attivazione del principio di causa-effetto, per il quale ad ogni azione, buona o cattiva che sia, ne corrisponde un’altra, uguale e contraria. Più semplicemente, ad ogni azione “buona”, tornerà indietro il bene. Al contrario, in caso di atti cattivi o ostili, si avrà come ritorno cattiveria e ostilità.

Dov’è il rapporto fra Karma e Destino? Quest’ultimo non è altro che l’azione della memoria del Karma. Non è un caso se sei nato in quella famiglia o in quella nazione. Eri predestinato a nascere lì, in conseguenza delle azioni da te compiute nella vita precedente.

 

La legge del Karma

La legge del Karma è molto simile al terzo principio della dinamica di Newton: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Se durante la tua vita ti comporti male, questo debito morale peserà sulla tua esistenza, fino a che non l’avrai saldato. E siccome il tuo spirito si reincarnerà ancora e ancora, il peso della tua mancanza ti seguirà, sotto forma di dolore, sofferenza, difficoltà economiche, guai, solitudine e così via.

Una volta che avrai saldato il tuo debito, l’energia negativa smetterà di fluire e tu potrai ricominciare a vivere serenamente. E siccome non puoi avere nessuna consapevolezza del tuo conto karmico, ossia non hai nessuna contezza degli errori commessi nelle vite precedenti, puoi solo cominciare ad essere gentile, onesto e compassionevole per evitare di accrescere il tuo debito. In alternativa, puoi provare con la meditazione e gli esercizi spirituali: ti sembrerà strano, ma solo così potrai annullare l’effetto delle tue azioni passate e tornare ad una vita piena ed appagante.

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